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Stefano Versace: il re del gelato italiano negli Stati Uniti

Partito con 133 dollari in banca, il quarantenne Stefano Versace ha realizzato il proprio sogno imprenditoriale aprendo la più grande catena di gelaterie statunitense. Dal 2013 gestisce più di 20 gelaterie e fattura oltre dieci milioni di dollari ogni anno.

Versace non è un gelataio, bensì un imprenditore esperto di finanza applicata all’economia reale. Ha creduto in se stesso e nella sua idea: il gelato, volente o nolente, è l’ultimo prodotto considerato (a livello internazionale) italiano al 100%. Molti altri prodotti tipici (dalla mozzarella al parmigiano, passando per la pizza o la pasta) sono stati oggetto di numerose imitazioni, reinterpretazioni e contraffazioni: il gelato resta “gelato”: tutto il resto è, molto semplicemente, “ice cream”. Partendo da questa considerazione e dalla sua capacità di analizzare i mercati, pur non avendo conoscenze specifiche nel settore “food”, Stefano Versace ha realizzato un business plan che ha convinto numerosi investitori a sostenere il suo progetto imprenditoriale. Ovviamente la sua scelta di utilizzare solo materie prime di altissima qualità, provenienti direttamente dall’Italia (dal latte biologico alla nocciola IGP del Piemonte)si è rivelata assolutamente vincente.

Il gelato è ormai un protagonista consolidato del mercato statunitense e continua a crescere conquistando sempre nuove fette di mercato che prima erano esclusivamente territorio dell’ice cream. Il fascino del “made in Italy” fa il resto: se è vero che l’imprenditoria italiana ha un urgente bisogno di innovazione possiamo senza dubbio sostenere che la qualità del prodotto venduto ed il fascino di quello che potremmo definire un “soft power” culinario garantiscono ancora ottime chance di successo, soprattutto all’estero.

Il made in Italy rappresenta un importante valore aggiunto, dunque, al quale però vanno sommate formazione ed una nuova mentalità imprenditoriale: il mercato, soprattutto negli USA è vasto. Con il giusto marketing mix è possibile ancora esportare con successo moltissimi prodotti DOC e DOP.

Quando Versace ha deciso di entrare nel business del gelato ha fatto un’analisi di mercato al fine di inquadrare quale fosse il Paese in cui un’impresa del genere avrebbe avuto maggiori probabilità di successo ed ha scelto gli Stati Uniti, una nazione con un numero di gelaterie limitato ma interessato alle specifiche caratteristiche del prodotto, ben diverso dall’americano “ice cream”. L’obiettivo delle sue gelaterie è esportare il Made in Italy facendo conoscere ai consumatori americani il vero gelato artigianale italiano, prodotto secondo la tradizione, con ingredienti freschi, da gelatieri professionisti. Esiste infatti un’enorme differenza fra l’italico “gelato” e lo statunitense “ice cream” ma in moltissimi non la conoscono. Il gelato ha ingredienti naturali al 100% ed un gusto totalmente diverso anche in virtù della differenza di temperatura  (- 20 per l’ice cream, -12 per il gelato). Altra grande differenza è la quantità di grasso (fino al 30% nell’ice cream, solo il 7% nel gelato) e l’overrun, cioè l’aria incorporata nel prodotto (50% nell’ice cream, solo il 10% nel gelato).

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