home Gioielli Gioielleria “green”: tracciabilità e materiali innovativi per un’alta gioielleria sostenibile

Gioielleria “green”: tracciabilità e materiali innovativi per un’alta gioielleria sostenibile

GIl cosiddetto “lusso sostenibile” è la nuova tendenza, assolutamente positiva, del comparto luxury. Tutti gli operatori ormai propongono alternative sostenibili ed etiche e l’alta gioielleria non si è certo tirata indietro di fronte a questa nuova sfida del mercato. La domanda di prodotti lussuosi ma anche etici e sostenibili è in crescita e la proposta si traduce in gioielli inediti che, fin dallo stile, attingono a piene mani dal mondo della natura, fauna e flora comprese. Materiali accessibili, eco-sostenibili per una nuova tendenza vincente sul mercato. Da anni è infatti innegabile l’impegno del settore a favore della tracciabilità dell’oro e dei diamanti, della ricerca per la materia prima artigianale ed il rispetto delle condizioni di lavoro nelle miniere.

La nuova tendenza di settore include molti nuovi materiali come l’alluminio, il titanio leggero ed il rame, materiali facilmente plasmabili che consentono la realizzazione di gioielli complessi e molto raffinati, dai contrasti cromatici inediti. Ma anche oro “fairmined”, diamanti ed argento estratti rispettando la natura e le persone.

I mezzi e le modalità di estrazione variano da regione a regione a seconda che l’Oro Fairmined sia concentrato in depositi alluvionali, quali fiumi e bacini, o sia presente in filoni all’interno della roccia. Si privilegia l’utilizzo di mezzi meccanici tradizionali come il setaccio e di nuove tecnologie utili per separare l’oro dal fango. Quando ciò non è possibile è consentito, pur nell’assoluto rispetto di un rigido codice di norme a tutela dell’ambiente, il limitato utilizzo del mercurio, le cui particolari caratteristiche chimiche vengono sfruttate attraverso una tecnica chiamata “retorto” che ne impedisce la dispersione nell’aria e nell’ambiente circostante. L’oro Fairmined  è anche etico, in quanto proveniente da realtà minerarie in cui i minatori sono cooperanti o co-proprietari stessi dei bacini e lavorano in condizioni di sicurezza e di completo rispetto per la persona. Tutte le cooperative minerarie fanno capo a Alliance for Responsable Mining, l’organizzazione che verifica il rispetto dei criteri di equo-sostenibilità. Le miniere che aderiscono al progetto ottengono una certificazione internazionale.

I criteri fondamentali di equo-sostenibilità stabiliti dall’Alliance for Responsable Mining riguardano l’obbligo di evitare danni ecologici all’ecosistema, sostituire il suolo rimosso durante l’estrazione, eseguire controlli sulla quantità di sabbia immessa in fiumi e laghi, accordarsi con le comunità locali riguardo alle operazioni estrattive e rispettare le leggi locali e nazionali.

La domanda vira sempre maggiormente verso gioielli unici e dal forte valore “morale” in quanto eco-friendly e solidali nei confronti di tutti gli operatori del comparto, dai minatori ai designer passando per gli artigiani. Quindi si anche all’utilizzo di materiali meno pregiati ma con una maggiore cura alla lavorazione artigianale. Per molti (vip o semplici appassionati) l’acquisto di gioielli sostenibili rappresenta una sorta di “status symbol” che afferma pubblicamente il proprio impegno e la propria attenzione nei confronti di temi particolarmente importanti in questi ultimi anni.  La Green Jewellery è quindi di gran moda anche se per alcuni non è un vezzo ma una delle innumerevoli declinazioni di un nuovo stile di vivere e, soprattutto, di vivere il lusso. Quello che per anni è sembrato essere un ossimoro, è diventato oggi un’esigenza primaria del consumatore. Si cerca lusso etico, rispettoso dell’uomo e dell’ambiente. Un diffuso desiderio di eco-sostenibilità che si declina nella gioielleria, nella moda così come nell’architettura e nella tecnologia.

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