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New York: guida breve alla culla dell’arte contemporanea

La metropoli che non dorme mai, sempre in fermento sociale e culturale. Fonte d’ispirazione e sperimentazione. New York è forse la culla, per eccellenza, dell’arte contemporanea. Da Manhattan al Queens vi presentiamo una lista dei cinque luoghi più interessanti e “cool” della Grande Mela per godere delle migliori opere di arte contemporanea.

MoMA PS1

Ovviamente se si parla di arte contemporanea a New York non si può prescindere da questa struttura. Annesso nel 2000 al The Museum of Modern Art, il MoMA PS1 è in realtà una delle più antiche istituzioni no-profit d’arte contemporanea in America. Fondato nel 1971 da Alanna Heiss è da sempre un’organizzazione dedicata all’organizzazione di mostre in spazi sottoutilizzati e abbandonati in tutta New York. Nel 1976 ha aperto la prima grande mostra nella sua sede permanente a Long Island City, nel Queens, “Seminal Rooms” trasformando gli spazi dell’edificio rendendolo una sorta di installazione site-specific, tuttora in evoluzione. Da sempre catalizzatore e sostenitore di nuove idee, il MoMA PS1 supporta attivamente artisti emergenti, ed oltre al programma espositivo, il museo organizza appuntamenti di ricerca sonora.

Magazzino Italian Art

Inaugurato nel giugno 2017, si tratta di un edificio progettato dall’architetto Miguel Quismondo a Cold Spring in cui potrete ammirare la collezione privata di Nancy Olnick e Giorgio Spanu, sostenitori dell’arte italiana contemporanea. Magazzino di trova a dieci minuti di auto dalla stazione ferroviaria di Cold Spring e circa 70 minuti dalla Grand Central Station. Magazzino Italian Art raccoglie ed espone ciclicamente una selezione di opere d’arte realizzate dagli anni ’60 in poi: presenti i lavori di Alighiero Boetti, Luciano Fabro, Mario Merz, Michelangelo Pistoletto e molti altri.

Whitney Museum

Nato dalla generosità dalla scultrice Gertrude Vanderbilt Whitney che tra il 1907 e il 1942 acquistò numerose opere degli artisti emergenti di inizio secolo per esporle. Nel 1914  nacque la forma embrionale del museo nel Greenwhich Village a Manhattan con il nome di Whitney Studio. Dopo l’offerta rifiutata di donare la sua collezione al MET, Mrs. Whitney inaugurò nel 1931 (sempre nel Greenwhich) il suo Whitney Museum of American Art dedicato esclusivamente all’arte americana. Nel corso degli anni diversi trasferimenti hanno infine portato all’apertura (2015) dell’attuale edificio progettato da Renzo Piano, situato tra l’High Line e l’Hudson River nel Meatpacking District. La collezione permanente comprende più di 21.000 opere di più di 3.000 artisti. Il museo propone un programma di mostre temporanee, retrospettive storiche o monografiche di artisti contemporanei più o meno affermati, e l’ormai consolidata Biennale, che dal 1932 espone un’indagine sullo stato dell’arte contemporanea in America.

High Line

Nata sul percorso della West Side Line, una sezione della ferrovia sopraelevata della New York Central Railroad destinata alla demolizione, la High Line è un parco lineare di circa 2 km che attraversa il lato occidentale di Manhattan. Una passeggiata a cielo aperto tra giardini fioriti e opere d’arte pubbliche, che connette il Whitney Museum al museo The Shed. High Line è l’unico parco di New York con un programma multimediale dedicato all’arte contemporanea aperto gratuitamente 365 giorni l’anno.

 

The Noguchi Museum

Si tratta di uno spazio museale nato a Long Island City, nel 1985 proprio per volontà di Isamu Noguchi, uno dei principali scultori e designer del XX secolo. È il primo museo in America a essere stato fondato, progettato e installato da un artista vivente. Lo spazio presenta dieci gallerie all’interno dell’edificio industriale ed un suggestivo giardino di sculture all’aperto. Sin dalla sua fondazione, il museo si è proposto come punto d’incontro internazionale nella valorizzazione dell’opera di Noguchi con la possibilità di consultare archivio e catalogo ragionato delle opere. Alla collezione permanente si affianca con regolarità l’organizzazione di esposizioni temporanee e progetti speciali.

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