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Bugatti Divo: benvenuti nell’era dell’hypercar

Il nome della vettura è un tributo ad Albert Eugène Divo, un pilota che negli anni ’20 vinse due edizioni consecutive della Targa Florio a bordo di una Bugatti Type 35 B. Presentata a Monterey, in California, la Divo si basa sulla stessa meccanica della Chiron ma presenta una carrozzeria ispirata al passato del marchio francese.

Purtroppo saranno davvero in pochi a potersela godere visto che la produzione sarà limitata a 40 esemplari, tutti già prenotati al costo di 5 milioni di euro l’uno.

La Bugatti Divo è più di una semplice evoluzione estrema della Chiron. Sotto alla nuova estetica si nascondono modifiche tecniche pensate per migliorare la guidabilità della vettura, oggi più prestante che mai. Grazie alle nuove accortezze aerodinamiche la Divo può raggiungere un’accelerazione laterale di 1,6 g e proporre prestazioni dinamiche nettamente superiori alle precedenti.

I designer hanno progettato il tetto per formare una presa d’aria Naca ottimizzando i flussi aerodinamici ma, nonostante questo, si sono concessi alcuni vezzi stilistici come la pinna che corre al centro della coda proprio come sulla Bugatti Type 57 Atlantic, creando una vera e propria appendice aerodinamica funzionale. L’ala posteriore è larga 1,83 metri, il 23% in più della Chiron, e sovrasta i nuovi fari posteriori ottenuti con la stampa 3D. I gruppi ottici sono parte integrante della griglia di raffreddamento del propulsore e sono composti da 44 alette: verso l’esterno sono più grandi e generano una luce più intensa che sfuma progressivamente verso la parte centrale.

L’architettura anteriore è una novità assoluta: il frontale dispone di prese d’aria supplementari per l’impianto frenante carboceramico e di nuovi fari a led estremamente sottili integrati in un’apertura di 35 mm ed abbinati a luci diurne verticali. Sono infine presenti delle alette sulla fiancata e delle aperture supplementari destinate al raffreddamento dei freni posteriori.

Nessuna modifica è stata invece apportata al powertrain, formato da un W16 8.0 litri  quadriturbo da 1.500 CV e da un cambio automatico doppia frizione a sette rapporti con trazione integrale permanente che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in 2,4 secondi. Nonostante la potenza sia la stessa della Chiron, la velocità massima della Divo è limitata a 380 km/h.

Rispetto alla “sorella” Chiron la Divo risulta più leggera di 35 kg, grazie ad alcune modifiche al design, a nuovi cerchi ultraleggeri e a una copertura dell’intercooler realizzata in fibra di carbonio. Le sellerie di pelle hanno lasciato posto a rivestimenti d’Alcantara e gli altoparlanti dell’impianto audio sono stati sostituiti con speaker più leggeri.

L’hypercar francese corre quindi alla ricerca delle prestazioni in curva con un’anima totalmente diversa dalle precedenti, fatta sì di performance, ma anche di piacere di guida.

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