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Gucci Garden: tra immaginazione e realtà

Il 9 Gennaio la Maison ha inaugurato il Gucci Garden, luogo ipnotico sospeso tra immaginazione e realtà, all’interno dello storico Palazzo della Mercanzia di Firenze. Un progetto di ampio respiro all’interno di una location unica nato grazie alla direzione artistica di Alessandro Michele.

Lo spazio ospita una boutique, il ristorante Gucci Osteria da Massimo Bottura  (chef stellato)  e l’area espositiva Gucci Garden Galleria curata dal critico Maria Luisa Frisa. Le magnetiche sale tematiche che compongono la Gucci Garden Galleria incarnano la nuova visione della Maison rendendo omaggio all’archivio Gucci con storiche campagne pubblicitarie, molti oggetti vintage e testimonianze sulle lavorazioni artigianali. Grazie all’accurata selezione di una vasta gamma di articoli tratti dalle collezioni della griffe che risalgono alle sue origini fiorentine nel 1921, affiancati ad oggetti recenti, memorabilia ed importanti pezzi d’arte contemporanea, Gucci Garden non è soltanto la celebrazione di un ricco archivio storico ma soprattutto rappresenta un’esperienza dinamica e interattiva.

L’area espositiva si sviluppa su due piani e si apre con la sala Guccification, dedicata alla doppia G della Maison ed include anche le forme di espressione più moderne come il GucciGhost o le nuove denominazioni della Maison – Guccy, Guccify e Guccification – scoperte da Alessandro Michele sui social network. Il percorso prosegue nelle sale Paraphernalia, dedicata ai codici della Maison, e Cosmorama, che racconta la storica clientela Gucci del jet-set internazionale e l’evoluzione dell’elemento araldico nel crest della Maison. Al secondo piano della galleria le due sale De Rerum Natura richiamano i musei di storia naturale ed esplorano la passione di Gucci per gli animali e i giardini espressa attraverso capi d’abbigliamento vintage e contemporanei, statuette di animali in argento prodotte dalla Maison negli anni ’50, e materiale grafico originale di Vittorio Accornero  (creatore dello stampato Gucci Flora). L’esperienza si conclude con Ephemera, sala in cui è possibile ripercorrere la storia del brand attraverso oggetti, video e ricordi della Maison. Tra le tende di velluto rosso del Gucci Garden si nasconde Cinema da camera, un auditorium con proiezioni di film sperimentali. Molti artisti amici della maison (come Jayde Fish, Trevor Andrew e Coco Capitán) sono stati chiamati a decorare le pareti.

Per quanto riguarda il ristorante, offrirà un menù costellato unicamente da prodotti italiani di altissima qualità, piatti unici ed innovativi. La Gucci Osteria è un’elegante ristorante  da 35 coperti firmata dallo chef modenese tre stelle Michelin Massimo Bottura, ex compagno di classe dell’amministratore delegato di Gucci, Marco Bizzarri.

Oltre al bookshop nel piano terra, a fianco c’è una boutique unica al mondo. Che propone soltanto capi, invenzioni e oggetti brandizzati Garden: una collezione che si può acquistare solo qui.

Già lo scorso dicembre, in occasione di Art Basel, il brand Gucci aveva aperto un nuovo concept store nel cuore del Design District di Miami, dall’ambientazione esotica, ispirata all’idea del viaggio; con il Gucci Garden la Maison si è decisamente superata, grazie a collaborazioni che spaziano dal mondo dell’arte a quello della cucina. Gucci riprende il concetto di museo convenzionale e lo reinventa come laboratorio creativo, immagine vivente dell’estetica e dell’evoluzione del brand. Il nome Gucci Garden, infatti, è stato scelto non soltanto perché l’estetica della maison include tantissimi richiami al mondo naturale ma anche per il suo significato simbolico. Rispetto all’esperienza museale precedente, iniziata proprio a Firenze nel 2011, il Gucci Garden racconta la storia del brand in un modo nuovo, con uno sguardo al futuro e il cuore al passato.

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