Sunrise Ruby, è questo il nome della pietra che da qualche giorno si è aggiudicata il primato di rubino più pagato al mondo: 25, 29 carati, colore rosso acceso tendente al blu, chiamato nel linguaggio tecnico “sangue di piccione”, valorizzato dalla montatura Cartier, il gioiello è stato venduto all’asta Sotheby’s a Ginevra, dedicata ai Gioielli magnifici e Nobili, all’incredibile cifra di 149,8 milioni di franchi svizzeri, corrispondenti a circa 150 milioni di euro.
La vendita triplica il precedente record mondiale nella categoria dei rubini, che era stato ottenuto dal pur invidiabile Graff Ruby nel 2014 e batte anche quella fin’ora stabilita per il prezzo di un gioiello firmato Cartier. Il compratore, rimasto anonimo, è riuscito a soffiare il prezioso gioiello ad un altro contendente e la fine dell’appassionante duello telefonico fra i due è stato salutato in sala da un applauso, scoppiato per festeggiare il prezioso acquisto.
La rarità del Sunrise Ruby, pietra originaria della Birmania, è dovuta all’eccezionalità della sua purezza rispetto alla notevole caratura ed è descritto come un “tesoro unico della natura” dall’Istituto Svizzero di Gemmologia.
La pietra è stata celebrata anche dal presidente della sezione di Sotheby’s dedicata ai gioielli, David Bennett, il quale, commentando soddisfatto l’ottimo andamento delle vendite durante l’intera serata, ha dichiarato di esserne rimasto subito affascinato.
La vendita di altri gioielli eccezionali come l’Historic Pink Diamond, il diamante rosa che si pensa fosse appartenuto alla principessa Matilde Bonaparte, a 14,8 milioni di franchi svizzeri, ha confermato ancora una volta come in tutto il mondo il mercato del lusso vada a gonfie vele!
