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Chanel torna a New York per sfilare al Met

Ebbene si, il 4 dicembre la storica maison parigina presenterà la sua annuale collezione Métiers d’Art al Metropolitan Museum. L’ultima volta che il museo newyorchese ha aperto i suoi spazi ad un evento di moda risale al 1982, quando Valentino decise di presentare le sue collezioni all’interno delle gallerie trasformandole in passerelle d’eccezione.

Quella tra il Metropolitan Museum of Art di New York e la moda è una relazione di lunga durata, destinata a durare ancora per molto tempo. Qualche articolo fa vi abbiamo parlato infatti di “Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination”, la mostra in corso fino ad Ottobre proprio presso il museo, dedicata al rapporto tra moda e immaginario cattolico. In mostra abiti ed accessori di Balenciaga, Capucci, Chanel, Sorelle Fontana, Dolce & Gabbana, John Galliano e Jean Paul Gaultier, tra gli altri. Il museo ha una lunga tradizione nel settore della moda proprio grazie alle mostre del Constume Institute. Nel 2005 il Met ha organizzato una retrospettiva proprio su Chanel e nel 2016 Lagerfeld è stato co-chair del gala del Constume Institute che ha accompagnato la mostra Manus X Machina dove un abito da sposa della sua linea di alta moda aveva il posto d’onore.

Karl Lagerfeld ha lanciato l’annuale collezione Métiers d’Art nel 2002, al fine di rendere omaggio all’artigianalità degli 11 atelier specializzati della maison, dalla scozzese manifattura di cachemire Barrie Knitwear alla pelletteria francese Lemarié. Lo scorso anno la sfilata si è svolta ad Amburgo, città natale di Lagerfeld, presso l’Elbphilharmonie, la sala concerto progettata dallo studio di architettura svizzero Herzog & de Meuron. Nel 2015 è stata la volta degli studi cinematografici di Cinecittà a Roma, mentre nel 2014 del Grand Palais di Parigi. Quest’anno Chanel torna a New York.

Una relazione, quella tra la Maison e la città, che non si è mai interrotta del tutto: nel 2005 lo show Métiers d’Art venne ambientato nella boutique su Fifth Avenue, nel 2007 la collezione Resort venne presentata alla Grand Central Station e nel 2015 Métiers d’Art Parigi-Salisburgo venne replicata all’Armory di Park Avenue. La decisione di tornare a New York è basata sulla storia personale di Coco Chanel. La stilista venne per la prima volta negli Stati Uniti nel 1931 per discutere con Samuel Goldwyn a Los Angeles un progetto di costumi per film. Nel viaggio verso Hollywood, Coco si fermò a New York (all’Hotel Pierre su Fifth Avenue) dove venne organizzato un ricevimento in suo onore. Madame Chanel continuò per 30 anni a coltivare la sua clientela americana attraverso i magazzini di lusso Neiman Marcus ed attraverso le pagine di Vogue. Nono stante ciò Chanel ha recentemente trasferito una parte del suo personale basato a New York, operativo su funzioni global, a Londra presso la sede della holding Chanel Limited. La maison indipendente creata da Coco Chanel nel 1910 e detenuta dai fratelli Wertheimer ha annunciato di aver semplificato la struttura aziendale creando la holding Chanel Limited londinese e che gli uffici di New York non chiuderanno. La Grande Mela continuerà quindi ad essere la sede del business americano, con personale dedicato all’attività continentale del Gruppo che, oltre al marchio Chanel (moda, bellezza e profumi), possiede la griffe Erès e numerose aziende artigianali (sotto il nome Paraffection).

Ancora top secret tutti i dettagli della prossima collezione Métiers d’Art. E proprio a Chanel Métiers d’Art sarà dedicata, a partire dal 2020, la nuova mega sede a Porte d’Aubervilliers, nel XIX arrondissement di Parigi: il quartier generale, firmato da Rudy Ricciotti, si svilupperà su circa 25.500 metri quadri, per un totale di cinque piani e due seminterrati.

 

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