Considerati tra le meraviglie del mondo in epoche passate, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre racchiuso un certo fascino, capaci di incantare tutti. Ora questi tesori, in molti casi abbandonati, che illuminano le coste italiane potrebbero avere una nuova destinazione come dimore di lusso.

L’Agenzia del Demanio darà in concessione per 50 anni 11 fari mettendoli cosi a reddito. Per gli uomini più facoltosi della terra si prospetta la possibilità di fare investimenti redditizi o di progettare la prossima vacanza super lussuosa.
L’operazione riguarderà i fari più belli delle Regioni del Centro-Sud.
Annoveriamo il Faro di Brucoli ad Augusta, quello di Murro di Porco a Siracusa, Capo Grosso nell’Isola di Levanzo vicino Trapani e Punta Cavazzi ad Ustica.

Ricordiamo anche i 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull’Isola del Giglio, uno alle Isole Formiche provincia di Grosseto e quello di Capo Rizzuto in Calabria.
Tale politica ha per obiettivo lo sviluppo di un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio. Una prima sperimentazione del progetto è avvenuta già per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l’anno.

L’Agenzia ricaverà probabilmente 700.000-800.000 euro l’anno. Le concessioni partiranno dal 2016.