home Antiquariato, Architettura Da Christie’s il vintage è tecnologico

Da Christie’s il vintage è tecnologico

Stay hungry stay foolish recitava Jobs, ed “affamati” saranno i pochi fortunati che potranno partecipare all’asta di Christie’s dove verrà venduto il primo Apple costruito da Steve Jobs nel suo garage nel 1976, partendo da una base d’asta compresa tra i 400 e i 600 mila dollari. L’attuale proprietario è un collezionista della Virginia, Robert Luther, che lo acquistò senza conoscerne la storia con un lotto di merce abbandonata a un’asta nel 2004. Era stato accantonato da Bruce Waldack, un imprenditore che lo aveva comprato nel ’99, con altri oggetti durante la bancarotta della sua DigitalNation. Waldack aveva poi lasciato gli Stati Uniti ed era deceduto.

Al fine di garantire l’autenticità dell’oggetto, la famosa casa d’aste ha fatto periziare l’oggetto da un esperto che ne ha garantito la perfetta funzionalità: questo esemplare è ancora in grado di ‘far girare‘ il software originale Microsoft Basic e permetterà al fortunato acquirente di divertirsi con un’edizione per Apple-1 del gioco ‘Star Trek’. Christie’s, inoltre, fornirà anche gli assegni con i quali Charles Ricketts acquistò computer e software da Jobs.

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